In breve
Approfondiamo
Segnatevi la data, gente: 9 giugno 2025.
Apple torna a fare il suo show con la WWDC, quella settimana in cui tutti fingono di capire Xcode e poi vanno su YouTube a guardare i recap.
Anche quest’anno si parte con l’evento virtuale, ma per i più fortunati (o raccomandati, dipende dai punti di vista) ci sarà anche un incontro dal vivo all’Apple Park. Roba per sviluppatori, studenti e fanatici della mela con badge appesi al collo.
iOS 19: rivoluzione o solo un altro lifting?
La ciccia vera però è il software.
Tutti col fiato sospeso per iOS 19, che secondo le voci dovrebbe avere un restyling completo. Non un semplice cambio di icone o qualche animazione in più. Parliamo di una rivoluzione nell’interfaccia. O almeno così dicono. Io, nel dubbio, preparo i popcorn.
Susan Prescott, che in Apple si occupa di coccolare gli sviluppatori, ha detto che sarà un evento “per condividere strumenti e tecnologie che stimolano l’innovazione”.
Tradotto: aspettatevi novità serie per chi sviluppa, e qualche chicca anche per noi comuni mortali.
E iPadOS? La solita speranza infranta
Parliamoci chiaro: ogni anno speriamo che iPadOS faccia quel salto in avanti che lo avvicini davvero a macOS.
Ogni anno ci illudiamo che l’iPad Pro diventi il computer.
Ogni anno restiamo fregati.
Anche stavolta non mi faccio illusioni: magari aggiungeranno qualche finestra flottante in più, un multitasking appena meno schizofrenico, o – udite udite – un file manager degno di questo nome.
Ma finché non ci sarà un vero Xcode, un sistema di gestione più libero e una filosofia meno "bambina", l’iPad Pro continuerà a vivere nella friendzone del mondo tech: troppo potente per essere un tablet, troppo castrato per essere un computer.
Detto ciò… sperar non costa nulla, no?
E gli altri OS? I comprimari che aspettano il loro momento
Ok, iOS fa sempre da protagonista, ma alla WWDC mica si parla solo di quello.
Anche macOS avrà il suo aggiornamento, e si vocifera di nuove funzioni AI integrate nel sistema, magari per Spotlight o per migliorare ancora l'autonomia dei MacBook. Niente rivoluzioni, ma qualche chicca potrebbe arrivare.
watchOS? Speriamo in nuove gesture e quadranti finalmente degni di un orologio smart del 2025 (e magari un po’ più personalizzabili, grazie).
tvOS? Sempre presente, mai protagonista. Magari stavolta si svegliano e mettono il multiutente serio o qualcosa di decente per il gaming in salotto.
E poi c’è visionOS, il nuovo giocattolino futuristico: qui ci si aspetta tanto. Nuove app, più stabilità, e – dai Tim, non far finta di niente – la possibilità di usarlo anche fuori dal salotto, magari senza sembrare un cyborg.
Insomma, ecco la lista della spesa che Apple potrebbe tirar fuori dal cappello:
- Redesign completo di iOS 19
- Funzionalità AI su macOS
- Multitasking migliorato su iPadOS (forse)
- Nuove gesture e quadranti su watchOS
- Miglior supporto multiutente su tvOS
- App e interazioni evolute su visionOS
Aspettative altine? Forse sì. Ma tanto poi ci basta un’animazione nuova in iMessage e siamo tutti contenti. Ahimè.
Eventi, sessioni e keynote per tutti i gusti
Dopo il keynote (che potete seguire ovunque, persino dal bagno grazie all'app Apple Developer), ci saranno sessioni video, workshop online, e interazioni con i team Apple. Tutto gratuito. O quasi.
Per chi sarà all’Apple Park ci sono anche attività esclusive, laboratori in presenza e l’immancabile “Platforms State of the Union” – che non è una serie Netflix, ma una panoramica tecnica per gli addetti ai lavori.
Spoiler: i posti sono limitati, quindi se volete andare, preparatevi alla lotteria della registrazione.
Conclusione: hype sì, ma con moderazione
La WWDC 2025 sarà anche l’occasione per capire dove vuole andare Apple con il suo ecosistema.
Ci saranno novità grosse? Probabile.
Ci sarà anche fuffa? Quasi sicuro.
Perché alla fine è sempre così: tra una gesture nuova su watchOS e una scorciatoia in più su tvOS, ci infiliamo due ore di keynote e un bel po’ di aspettative.
Ma come sempre, a giugno si accendono i riflettori e si apre il sipario. E se davvero iOS 19 porterà il cambiamento che promettono… beh, allora preparatevi.
Perché stavolta potremmo vedere qualcosa di davvero nuovo.
O almeno, qualcosa che ci farà parlare fino a settembre.
Stay tuned 🍏